«Non basta sciogliere una goccia di essence absolue nella giusta quantità d’alcol» spiegava Fioreste, agitando davanti agli occhi di Laura e Maurizio una boccetta poco più grande di un pollice: essenza di gelsomino, il più delicato dei fiori, ottenuta macerando per settimane decine di gerle ricolme di fiori colti di primo mattino.

Laura non riusciva a smettere di pensare che quel piccolo tesoro poteva scivolare dalle mani di Fioreste e rompersi. (La Città delle Streghe)

Entriamo nel mondo di Fioreste Chevalier e parliamo di profumi in epoca barocca.

La creazione di un profumo dipende, come tutte le opere artistiche, dall’immaginazione creativa del suo creatore. Il profumiere parte da un’idea, da un ricordo, o da una sensazione, legate a un odore straordinario che ha sentito un giorno e che lo ha emozionato. Il profumiere cerca di tradurre queste cose intangibili in qualcosa di tangibile. In che modo?

Nel 1500 Muzio Frangipane aveva scoperto che le sostanze aromatiche sono solubili in alcool etilico, e questo ha rivoluzionato la scienza dei profumi.
La parte più difficile rimane sempre l’estrazione delle materie prime d’origine vegetale. Pensate che occorrono 600 Kg di gelsomini (più o meno 5 milioni di fiori), colti uno ad uno di primo mattino, per fare 1 Kg. di assoluta di gelsomino!
I metodi di fabbricazione cambiano a seconda del profumo che si vuole produrre. Non tutti i componenti sono sensibili allo stesso modo a tutti i metodi.

(1) MACERAZIONE O ENFLEURAGE
Di origine francese, consiste nel depositare la materia prima su lastre di vetro e spalmarla di grasso fino a 72 ore, ripetendo l’operazione per diverse settimane affinché il grasso assorba l’essenza. A quel punto il grasso verrà riscaldato e si laverà l’olio ricavato con alcool. L’enfleurage è adatto ai fiori molto delicati, come il gelsomino, ed è un metodo molto costoso.

(2) DISTILLAZIONE
L’alambicco viene riempito di vegetali freschi o secchi, ai quali si unisce almeno cinque volte il loro peso di acqua. Il vapore dell’acqua surriscaldata a 5 o 6 atmosfere di pressione si carica di oli essenziali e, passando attraverso un tubo di vetro a forma di collo di cigno e poi attraverso dei condensatori, dà vita alle acque aromatiche. Pensate che per distillare 1 kg di acqua di rosa occorrono più di 3000 kg di petali di rose.

(3) SPREMITURA
L’operazione è meccanica e viene utilizzata sia per le scorze che per il frutto intero. La scorza viene pressata per ricavarne delle gocce d’olio. Il frutto intero viene grattato, pressato e inciso leggermente per estrarne l’olio essenziale.
E’ un metodo usato per estrarre olio essenziale dagli agrumi quali limone, arancio, arancio amaro, mandarino ecc.

Nella sua tenuta a Villafranca, Fioreste utilizzava tutti e tre i metodi. Insegnandoli alla sua apprendista Laura, mentre a Torino…. lo potete scoprire leggendo “La città delle Streghe!”