Ho conosciuto Luca al Salone del Libro di Torino nel 2010, lui presentava il suo romanzo “La danza delle marionette” e io la mia raccolta “Racconti tratti da un Moleskine”, sono contenta di ritrovarlo oggi con un nuovo libro.

Se nel precedente aveva già dato prova delle sue doti letterarie, in questi anni la sua scrittura è cresciuta in maniera notevole.

Ho acquistato subito il suo romanzo non solo per la stima che nutro nei suoi confronti come autore, ma anche perché quando si parla di streghe, serial killer e di Torino non riesco proprio a resistere.

Il titolo e la cover, una suggestiva fotografia di Valerio Minato, colpiscono subito l’attenzione del lettore, che non rimarrà certo deluso dalla storia.

Quando si parla di misteri c’è sempre il rischio di svelare troppo, per questo non voglio addentrarmi nella trama, vi dirò invece 5 motivi per cui, secondo me, dovreste leggere questo libro:

  • Luca, oltre che scrittore è un regista teatrale e si vede! “La città delle streghe” è un romanzo molto visivo, ricco di descrizioni particolareggiate, l’autore ha infatti la dote di condurre per mano il lettore all’interno della storia e di fargliela vivere insieme ai suoi personaggi.
  • Per scrivere un romanzo storico è necessario documentarsi bene e Luca l’ha fatto, curando ogni singolo dettaglio, raccontando bene la città e il periodo storico, senza però eccedere, riuscendo a rendere così tutte le informazioni digeribili persino a me che non vado matta per i romanzi storici!
  • I personaggi non sono piatti, statici, ma tridimensionali, con un ottimo approfondimento psicologico, ho apprezzato in particolar modo la cura nella costruzione della figura di Laura, la protagonista (e di sicuro non deve essere stato semplice calarsi nei panni di una giovane donna nella Torino del 1700).
  • “La città delle streghe” è un romanzo storico ma anche un giallo ed è davvero affascinate il mistero che si dipana nel corso delle sue pagine: Chi è l’autore di questi efferati delitti? È l’uomo del Crocicchio? E chi o che cos’è?
  • Il finale ha un degno colpo di scena, da lasciare spiazzato anche il lettore di gialli più smaliziato.

Ultimo consiglio… per accompagnare al meglio la lettura, vi suggerisco un buon bicerin e come colonna sonora il “Se chanto” dei Lou Dalfin che ha ispirato l’autore stesso nella stesura del libro.

Buona lettura!

P.s Se avete letto e amato “La città delle streghe” ho per voi un’ottima notizia: Al Salone del Libro di Torino verrà presentato in anteprima il nuovo romanzo di Luca “La città dell’assedio” La Corte Editore

(Valentina Cavallaro)

Qui è possibile leggere la recensione sul blog

La città delle streghe – Luca Buggio