Nel pieno centro storico, accanto a quella che oggi si chiama piazzetta della Visitazione e alla chiesa di Santa Chiara si affaccia una piccola chiesa dalla facciata disadorna. Ci troviamo a poca distanza dal palazzo Barolo (all’epoca dimora della potente famiglia Provana).

Questo monastero è uno dei più antichi di Torino e n origine era dedicato ai Santissimi Innocenti. Fatto restaurare dal Duca Carlo Emanuele I, dalla
duchessa sua sposa prese il titolo della SS.Annunziata e divenne un orfanotrofio: accoglieva bambine tra gli 8 e i 12 anni, nate a Torino o nei comuni della diocesi di Torino che non avessero strutture dedicate agli orfanelli. Non è infatti un caso che la via in cui si affaccia il monastero si chiami, ancora oggi, via delle Orfane.

Questo ospizio godeva di un’ottima fama nella Torino del 1700, per la bontà dei suoi regolamenti nell’educazione delle orfanelle. Tra le altre cose, era chiamato a intervenire nelle sepolture.

Il sostentamento della struttura era assicurato dalla beneficenza delle famiglie aristocratiche e dal solerte controllo ecclesiastico. Non ultimo, l’orfanotrofio era sotto la protezione personale del Duca di Savoia.

Nella chiesa era conservata una reliquia, quella di Santa Giustina, e presso i sepolcri erano custoditi molti ex voto d’argento.

Una curiosità: proprio di fronte al convento c’era la bottega dello speziale Anglesio, molto famoso all’epoca. Era tradizione dell’aristocrazia torinese (e non solo) andare a farvi colazione dopo le devozioni alla Consolata. Oggi nella piazzetta della Visitazione si prendono gli aperitivi: una liason che dura da almeno tre secoli!

La Chiesa della Santissima Annunziata oggi è dedicata a San Giovanni Battista e al culto ortodosso. L’immagine in testa al post è tratta dal sito ortodossia.it