Non c’ero mai stato e sono diviso tra stupore, ammirazione e perplessità.

Tanta gente. Tanta gente in costume. Tanta gente con bellissimi costumi. In mezzo a tutto questo c’è posto anche per La Corte Editore, per me e per la Città delle Streghe. Così alla fine è difficile non cedere alla tentazione, e anche io mi unisco al travestimento collettivo, nei panni di un nobile settecentesco: forse un improbabile Conte Gropello.

Certo che se “la città delle streghe” piace anche a Hogwarts, Westeros e su Pandora, e se lo consigliano IT, i Blues Brothers e perfino i Nazgul, posso andare sul sicuro ed essere molto soddisfatto!

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