Pietro Micca nacque a…metà strada tra gli odierni paesi della Valle Cervo Sagliano e Andorno, nel Biellese, il 5 marzo 1776 da due ragazzi della zona (il padre di Sagliano, la madre di Campiglia Cervo). Perché “a metà strada”? Perché a distanza di 340 anni sono incerti i suoi natali e oggi i due paesi portano il nome “Micca”.

Di professione muratore, visse sempre nel paesino montano allora facente parte del Ducato di Savoia e nel 1704 si sposò con la compaesana Maria Caterina Bonino e due anni dopo nacque il loro unico figlio Giacomo.

Micca in quel periodo perse il lavoro da muratore e si trovò più povero di quanto non lo fosse prima e con una famiglia da mantenere. Non trovando lavoro, decise di arruolarsi nell’esercito sabaudo dove fu inquadrato come minatore. Micca si fece notare per la sua abilità nel muoversi ovunque senza il benché minimo problema, tanto che i commilitoni coniarono il soprannome “passepartout”, ovvero “passare ovunque”.

Nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1706 – in pieno assedio di Torino da parte dell’esercito francese – forze nemiche entrarono in una delle gallerie sotterranee della Cittadella, uccidendo le sentinelle e cercando di sfondare una delle porte che conducevano all’interno. Pietro Micca era di guardia ad una di queste porte insieme ad un suo commilitone.

E qui nasce il patriottismo di Micca: un po’ per eroismo, un po’ per non saper cosa fare di fronte a morte certa, prese la decisione di far scoppiare i 20 kg di polvere da sparo che aveva con sé. Non potendo utilizzare una miccia lunga perché avrebbe impiegato troppo tempo per far esplodere le polveri, Micca decise di impiegare una miccia corta, conscio del rischio che avrebbe corso. Chiuse la porta che divideva la galleria dall’ingresso, prese la polvere da sparo e accese la miccia. Intimò il suo commilitone di andare via perché avrebbe perso tempo con lui., celebre la frase passata alla storia «Alzati, che sei più lungo d’una giornata senza pane». Il commilitone scappò e Micca rimase lì. La dinamite detonò e sul colpo morirono Micca e i soldati francesi giunti fin lì.
Era il 30 agosto 1706 e Pietro Micca aveva 29 anni.

In sua memoria i due paesi del Biellese che si contendono la nascita dell’eroe hanno unito entrambe il nome “Micca” al loro (Sagliano Micca e Andorno Micca), mentre in tante città d’Italia c’è una via dedicata a lui.

A Micca è stata dedicata una statua in zona via Cernaia, a Torino e nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, per volontà del militare torinese Guido Amoretti fu inaugurato un museo dedicato all’Assedio e a Pietro Micca.

(Paola Nevola)